Una studentessa della classe V A rappresenta La ragazza con orecchino di Perla (Vermeer)

Nel pomeriggio di ieri 14 gennaio, a partire dalle 15.30, le porte del Liceo delle Scienze Umane ad indirizzo economico-aziendale “M.T. De Vincenti”, sono state aperte in occasione dell’Open Day 2018, ai giovanissimi del cosentino frequentanti le classi di terza media, che accompagnati dalle loro famiglie, hanno potuto vivere l’esperienza-scuola raccontata attraverso le attività realizzate dagli allievi e dalle allieve dell’Istituto di formazione rendese.

Così le aule del Liceo, sito nel cuore di Commenda affianco alla Chiesa di Sant’Antonio, sono state animate da rappresentazioni volte a dimostrare competenze acquisite nel corso degli anni, dalle discipline umane al diritto, dalle lingue alle materie scientifiche, dall’educazione fisica al trionfo delle discipline artistiche, che hanno portato gli studenti del “De Vincenti” ad esprimere con creatività le nozioni apprese nel corso delle lezioni.

È stato possibile, dunque, assistere alla rappresentazione di un simposio nella forma letteraria del dialogo, in cui alcuni allievi del primo anno, hanno narrato dinanzi a famiglie e futuri compagni di scuola, i miti di Orfeo ed Eurdice, di Romolo e Remo e racconti d’origine celtica nell’ambito del progetto “Al Banchetto con il Mito”. Dal mondo antico si è passati ad epoche più recenti con il progetto “Amore medievale: a confronto con l’amore al tempo dei social network” che ha visto impegnati altri allievi rappresentare Dante, Petrarca e Boccaccio intenti a comunicare il loro amore ai tempi dei media sociali.

Altri alunni hanno rappresentato una seduta psicoanalitica con tanto di Freud e pazienti seduti sul lettino e, infine, tra i laboratori più apprezzati quello curato dalle studentesse della V A, le quali stanno anche svolgendo il progetto di alternanza scuola-lavoro presso la redazione Parola di Vita, che hanno “dato vita” a opere d’arte esposte in una mostra molto singolare: «Noi del quinto siamo state particolarmente coinvolte – ci dice con viva emozione Emmanuela Frangella – per questo nostro ultimo Open Day al De Vincenti. Abbiamo cercato di riproporre un’attività originale allestendo una ‘mostra vivente’ rappresentando noi stesse i soggetti di quadri che abbiamo studiato durante il triennio, focalizzando l’attenzione in opere del CinquecentoSeicento e soprattutto Ottocento. Abbiamo scelto di far rivivere soggetti di opere note come “La ragazza con l’orecchino di Perla”, “Monnalisa” o ancora un pensieroso Vincent Van Gogh affianco alla sua “Notte stellata”.

Il nostro intento è stato quello di valorizzare la materia dell’arte per offrire ai visitatori una lettura iconografica e iconologica, in modo originale, presente in ogni quadro e contestualizzarne le emergenze nel loro contesto storico-sociale, all’interno del quale ogni opera d’arte stessa nasce e in cui l’artista ha vissuto, traendo da esso ispirazione per creare la sua opera. Di questo ultimo Open Day serberemo per sempre nei nostri cuori la soddisfazione per essere riuscite a realizzare tutte assieme un momento così bello, che ci ha coinvolto da un punto di vista intellettuale, stimolando la nostra sensibilità. Ringraziamo in particolar modo la nostra dirigente, prof.ssa suor Immacolata Gigliotti, per gli stimoli dati in questi anni e la docente di Storia dell’arte, prof.ssa Antonella Maio, la quale ci ha aiutato far uscire il meglio di noi in quest’attività e, naturalmente, tutto il corpo docenti, per averci fatto vivere quest’esperienza scolastica attivamente, accogliendoci tutte come in una grande famiglia».

Cooperazione, fraternità e scambio di competenze hanno creato un’atmosfera di grande serenità, che ripaga l’impegno profuso dagli studenti nel presentare il loro Liceo.

Articolo pubblicato su Parola di Vita (www.paroladivita.org)