“Tutti insieme si va in ‘rete’!” è lo slogan scelto per il cortometraggio realizzato nell’ambito della la II edizione del concorso nazionale MIUR per scuole “STEM: femminile plurale” A. S. 2018/2019 dagli studenti della classe II A Liceo delle Scienze Umane “M. T. De Vincenti” di Rende (CS). Si ringraziano per il coordinamento del progetto i docenti Maria Cristina Foglia, Giusi Maiuolo (docente referente), Antonella Maiuolo, Deborah Reda, Maria Sposato, Roberta Zappalà, lo studente Elias Noris della classe IV A e, in particolare, la coordinatrice delle attività didattiche ed educative, prof.ssa Immacolata Gigliotti, che ha promosso e voluto fortemente la partecipazione all’iniziativa.

Con l’occasione il De Vincenti ha inaugurato il proprio canale YouTube, vi invitiamo a guardare il cortometraggio e a mettere un “mi piace”: rimanete collegati!

Abstract

La parità di genere tra donne e uomini è al centro del dibattito sociale: diffusa pure tra i Millennial è una “distorta” percezione di una vera differenza tra i maschi e le femmine e la possibilità, per queste ultime, di accedere a professioni tecniche e scientifiche considerate tradizionalmente maschili. Il cortometraggio vuole mettere in luce che i pregiudizi e gli stereotipi possono nascere sin dai banchi di scuola come effetto di retaggio culturale, ambientale e familiare. Nel video è descritto un momento di pausa didattica durante la ricreazione, in cui Mirko e i suoi compagni giocano a calcio, mentre Laura e le “femminucce” sono lasciate a bordo campo. Al contempo un ingegnere informatico, la madre di Mirko, è stata rifiutata all’ennesimo colloquio in favore di un ingegnere maschio, Massimo, seppure a parità di esperienze curriculari. Rientrato a casa Mirko capisce la frustrazione della madre e il giorno dopo ritorna a scuola con animo diverso: sarà proprio lui a invitare in campo Laura e le sue compagne di classe, proponendo non solo a loro, ma idealmente anche a tutti i video-spettatori, di giocare un’unica partita perché… “Tutti insieme si va in ‘rete’!” (sottolineando il doppio significato della parola “rete”).