Nell’Istituto paritario cattolico, il Liceo delle Scienze Umane ad opzione economico- sociale “M. T. DE Vincenti”, sono Docente di Scienze Naturali da Settembre 2017. La mia disciplina offre agli alunni un viaggio attraverso il mondo delle scienze tra Astronomia, Geologia e Biologia anche grazie all’utilizzo del laboratorio scientifico messo a disposizione.

Sono stata fin da subito accolta e rispettata dalla dirigente, dai colleghi e dagli alunni, infatti in breve tempo mi sono accorta di essere entrata in una “famiglia” dove si lavora insieme per il bene e la formazione degli alunni. Non avendo classi “pollaio” è stato possibile seguire e conoscere ogni alunno esaltandone le potenzialità e recuperandone le lacune, laddove sussistevano.

Ricordo con enorme piacere ed emozione il Seminario che abbiamo organizzato in Aula magna nel Dicembre 2018 su “Alimentazione e dieta: i falsi miti da sfatare”, ebbi un forte riscontro da parte degli alunni ma anche dei colleghi sul tema della nutrizione.

La Scienza della Nutrizione è una mia grande passione approfondita con i miei studi di specializzazione presso l’Università di Tor Vergata a Roma; in classe cerco sempre di indagare sulle abitudini alimentari dei miei alunni e noto, con rammarico, che gli errori commessi in una giornata sono tanti: dal saltare la colazione all’abbuffarsi di merendine, dalla vita sedentaria al consumo eccessivo di “junk food”. La mia attenzione particolare ricade spesso sulle alunne e sulla loro volontà improvvisa di dimagrire, senza supporto medico, tramite lunghi digiuni e assumendo solo “beveroni” acquistati magari in rete.

L’attenzione nei confronti degli adolescenti, sulla loro alimentazione e stile di vita deve essere alta per evitare danni alla salute in età adulta. L’ Emergenza Covid-19 che stiamo vivendo ha senza alcun dubbio comportato un cambiamento degli stili di vita, in primo luogo per quel che riguarda la possibilità di fare attività motoria, ma anche per il controllo delle abitudini alimentari di tutti noi.

Gli adolescenti sono una delle fasce della popolazione che ha fatto più fatica a restare a casa in questo periodo di quarantena. Sono i più tesi verso la vita e la socialità e anche i più ribelli. L’ attuale vita sedentaria conseguente alla quarantena ha portato gli adolescenti a consumare fino al 50% di calorie in meno al giorno.  Come riprendersi dal periodo di sedentarietà tra lezioni didattiche online e tempo libero passato davanti a smartphone e tablet? L’esercizio fisico quotidiano può essere la risposta. L’Istituto Superiore di Sanità ha messo a punto una guida dedicata ai ragazzi dai 12 ai 17 anni per continuare a muoversi aumentando così lo stato di benessere generale dalla qualità del sonno all’autostima alla eliminazione di eventuali tensioni. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), infatti, la fascia di età tra i 12 e i 17 anni dovrebbe svolgere ogni giorno almeno un’ora di attività fisica per mantenere uno stato di buona salute e il peso nella norma. Inoltre, sarebbe opportuno includere attività per rafforzare l’apparato muscolo-scheletrico almeno 3 volte a settimana. Gli adolescenti, (ma anche i bambini) dovrebbero fare ogni giorno esercizi come la corda e il salto, i cosiddetti esercizi a carico gravitazionale per stimolare la crescita dell’osso esercizi , che possono essere associati ad un’altra attività, quella che a loro piace di più:i ragazzi spesso preferiscono gli esercizi di forza e le ragazze attività aerobiche.

Ma come possiamo migliorare l’alimentazione dei nostri ragazzi?

  • Abituarli ad una dieta varia  e  al  consumo  di  frutta  e  verdura  a  ogni
  • Scegliamo prodotti di stagione.
  • Diamo la giusta importanza alla prima colazione, meglio se consumata insieme, a base di latte o yogurt, cereali, possibilmente integrali, pane o altri prodotti da forno e frutta.
  • Forniamo la giusta quantità di calcio per la crescita dei ragazzi, abituandoli a consumare latte e/o yogurt, preferibilmente senza zuccheri aggiunti, un paio di volte al giorno e alterniamo i formaggi ad altri secondi piatti tre volte a settimana.
  • Proponiamo due piccole merende tra i pasti principali, a metà mattina e nel  pomeriggio,  sfruttandole  per  consumare  frutta  o  verdura  (in  alternativa a latte/yogurt), un po’ di pane (ad esempio con il pomodoro), o una piccola manciata di frutta secca (senza zucchero o sale).
  • Aumentiamo il consumo dei legumi (almeno 2-4 volte a settimana)
  • Scegliamo preferibilmente la carne  bianca  (2  volte  a  settimana),  meno  frequentemente  la  rossa  (1  volta  a  settimana),  inseriamo  le  uova  (2  volte  a  settimana),  il  pesce  2-3  volte  a  settimana,  soprattutto  quello azzurro, come lo sgombro, le alici e le sardine. Scegliamo solo occasionalmente i salumi, che sono ricchi di grassi e sale.
  • Assicuriamoci che assumano acqua (almeno  6  bicchieri  al  giorno  i  più  piccoli, 6-8 i più grandi). Se facciamo in casa spremute o frullati, non aggiungiamo  zucchero  e  consideriamo  che  non  sostituiscono  la  frutta  intera e forniscono calorie.
  • Stimoliamo  sempre  l’attività  motoria:  facciamola  insieme a loro per dare il buon esempio.

Cosa è importante limitare ?

  • Limitiamo l’uso di piatti pronti, spuntini e dolciumi sia confezionati che fatti in casa, dessert, bevande zuccherate e/o gassate.
  • Facciamo attenzione  alle    Spieghiamo  ai  ragazzi che  ci  deve essere un limite alla grandezza del piatto e alla quantità di cibo, soprattutto per ciò che ci piace di più, perché si deve avere spazio per tutte le portate, anche quelle che piacciono di meno.
  • Limitiamo le attività sedentarie di fronte agli schermi (TV/videogiochi/tablet)

 

Teresa Gallo

docente di Scienze Naturali al De Vincenti

Biologa Nutrizionista